Novità in arrivo con la riforma dei bonus edilizi: le anticipazioni del Ministro Picchetto Fratin in audizione presso la Commissione Ambiente della Camera. Si lavora al riordino delle detrazioni. In alcuni casi tornerà la cessione del credito e verranno introdotti finanziamenti a tasso agevolato, fino al 100 per cento delle spese sostenute
È in cantiere una riforma dei bonus edilizi per riordinare le detrazioni e rendere sempre più efficienti le misure per la riqualificazione degli edifici residenziali esistenti.
I punti salienti dell’intervento, che rientra nel Piano nazionale integrato energia e clima, sono stati sintetizzati dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin.
In audizione presso la Commissione Ambiente della Camera ieri, 12 ottobre 2023, il Ministro ha reso noto che le agevolazioni saranno destinate a interventi sulle prime case, per gli edifici che rientrano nella direttiva case green.
Le detrazioni saranno ripartite in 10 anni e si potranno combinare diverse tipologie di intervento.
In alcuni casi si potrà inoltre fare richiesta per finanziamenti fino al 100 per cento delle spese sostenute e, nel rispetto di specifici requisiti, verrà reintrodotta l’opzione della cessione del credito.
Riforma bonus edilizi: le misure per gli immobili interessati dalla direttiva case green
Come cambieranno le detrazioni relative alle misure per la riqualificazione energetica? A delineare alcuni dei punti della riforma sui bonus edilizi è stato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Nel corso dell’audizione di ieri presso la Commissione Ambiente della Camera, il Ministro ha sottolineato quanto di seguito riportato:
“La bozza di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede l’attuazione di una riforma generale delle detrazioni, che affronti con un approccio integrato ed efficiente le opere di riqualificazione degli edifici residenziali esistenti e superi la frammentazione delle varie detrazioni ad oggi attive.”
Nell’evidenziare la necessità di integrare la tutela ambientale con l’efficientamento energetico, la sicurezza e la digitalizzazione, il Ministro ha chiarito che il piano avrà una durata almeno decennale.
Saranno interessate dalle misure principalmente le unità immobiliari soggette all’obbligo della direttiva case green, ovvero:
- prime case;
- immobili con classe energetica bassa;
- immobili in condizioni di povertà energetica.
Sulle abitazioni principali si potranno effettuare sia interventi singoli che di riqualificazione energetica profonda.
Dovranno inoltre essere introdotti dei limiti di costo unici a livello nazionale, per fissare i tetti di spesa degli interventi. Tali limiti dovranno essere omnicomprensivi.
Infine, per specifiche categorie di soggetti e nel rispetto di determinati requisiti saranno previsti anche strumenti finanziari di supporto:
- finanziamenti a tasso agevolato, anche a copertura totale dei costi di investimento;
- cessione del credito, con condizioni di favore per le persone in condizioni di povertà energetica.
Riforma bonus edilizi: incentivi strutturali con la delega fiscale
La riforma dei bonus edilizi darà ampio spazio agli incentivi con finalità di miglioramento energetico.
Tali interventi saranno infatti considerati “trainanti” rispetto ad altri interventi agevolati con l’applicazione della stessa aliquota.
Gli interventi di riqualificazione energetica si accompagneranno, come spiegato dal Ministro:
“a un quadro di incentivi edilizi stabili nel tempo, che dobbiamo definire nell’attuazione della delega fiscale”.
Come spiegato dal Ministro Picchetto Fratin, la versione definitiva del Piano nazionale integrato energia e clima che sarà resa definitiva entro il mese di giugno 2024.
Il piano conterrà un insieme di misure concrete per il raggiungimento degli obiettivi indicati.
Picchetto Fratin ha inoltre reso noto che:
“il MASE ha inoltre istituito dei gruppi di lavoro tematici focalizzati sui settori economici più rilevanti.”
Il lavoro sul futuro dei bonus edilizi si inserisce in un periodo in cui il governo è impegnato nella messa a punto della Legge di Bilancio 2024.
Sulle risorse economiche a disposizione per la prossima Manovra, come evidenziato a più riprese dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, pesa il conto del superbonus.
Le novità e le anticipazioni sulle misure che verranno introdotte dal prossimo anno devono inoltre fare i conti con la situazione dei crediti incagliati, le somme bloccate nei cassetti fiscali di contribuenti e imprese. Gli importi, soprattutto quelli legati a spese sostenute nel 2022, rischiano di andare perdute in assenza di un intervento del governo.
Articolo originale pubblicato su Informazione Fiscale qui: Riforma bonus edilizi: le anticipazioni sulle novità future