Modello F24 semplificato: istruzioni compilazione

Francesco Oliva - Moduli fiscali

Modello F24 semplificato e istruzioni dell'Agenzia delle Entrate per la compilazione: ecco quando si può usare per il pagamento di imposte e tasse, come nel caso dell'Imu, anche mediante compensazione.

Modello F24 semplificato: istruzioni compilazione

Il modello F24 semplificato dell’Agenzia delle Entrate può essere utilizzato per il versamento di tasse ed imposte, anche mediante compensazione, e di seguito vedremo quando si usa e quali le istruzioni per la sua compilazione.

L’F24 semplificato 2019 può essere utilizzato per il pagamento e per la compensazione delle imposte erariali, regionali e degli enti locali, tra cui Imu, Tari e Tasi.

Le istruzioni del modello F24 semplificato fornite dall’Agenzia delle Entrate spiegano punto per punto quando e come si usa per i versamenti da effettuarsi presso Uffici Postali, sportelli degli agenti della riscossione o in banca.

Prima di scendere nel dettaglio e vedere come si compila il modello F24 semplificato specifichiamo che l’F24 editabile è composto da due facciate identiche: la prima è la copia che dovrà conservare il contribuente mentre, la seconda, è la copia che dovrà essere rilasciata alla banca, posta o agente della riscossione presso cui si effettua il pagamento.

Ricordiamo che è possibile utilizzare il modello F24 semplificato anche per pagamenti online, risparmiando sulle spese di versamento bancarie e postali.

L’F24 semplificato editabile può essere utilizzato non soltanto per il pagamento delle imposte ma anche per la compensazione dei crediti spettanti con i debiti tributari.

Scendiamo quindi nel dettaglio analizzando le istruzioni per la compilazione del modello F24 semplificato di seguito disponibile in versione editabile da scaricare.

Modello F24 semplificato editabile

Ecco il modello F24 semplificato editabile da scaricare in formato .pdf, compilare e presentare presso agenti di riscossione, poste o banche.

Modello F24 semplificato
Scarica il modello F24 semplificato editabile dell’Agenzia delle Entrate

Modello F24 semplificato: cos’è e quando si usa

Il modello F24 semplificato, reso disponibile dall’Agenzia delle Entrate, è stato introdotto a partire dal 1 giugno 2012 al fine di semplificare il pagamento e la compensazione di imposte erariali, regionali e degli enti locali, in sostituzione del modello F24 predeterminato.

Il pagamento con modello F24 semplificato editabile può essere effettuato anche online, attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate F24 Web, servizio totalmente gratuito messo a disposizione dal Fisco e che permette di risparmiare sulle spese bancarie e postali.

Possono utilizzare il servizio F24 Web tutti i contribuenti in possesso di Pin dell’Agenzia delle Entrate; il pagamento semplificato avviene mediante un ordine di addebito sul conto corrente bancario o postale del contribuente, alla data di scadenza indicata dal contribuente, senza oneri aggiuntivi.

Ecco di seguito le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate per la corretta compilazione del modello F24 semplificato.

Modello F24 semplificato: istruzioni compilazione

Come abbiamo già ricordato e come è possibile visionare scaricando il modello F24 semplificato editabile presente nell’articolo, il modello si compone di due sezioni identiche: la prima deve essere compilata e conservata dal contribuente mentre la seconda dovrà essere rilasciata all’atto di pagamento.

All’atto di compilazione del modello F24 semplificato, i primi dati da inserire sono quelli anagrafici: nella sezione “CONTRIBUENTE” occorre riportare il codice fiscale e i dati anagrafici (i campi “codice atto” e “codice ufficio” sono compilati solo se espressamente richiesto dall’ente impositore).

Per cercare di facilitare la comprensione delle istruzioni per la compilazione del modello F24 semplificato alleghiamo di seguito l’immagine prelevata dall’F24 semplificato editabile:

f24 semplificato

Il “Codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” deve essere indicato insieme al “codice identificativo”, desumibile dalla tabella “codici identificativi” pubblicata dall’Agenzia delle Entrate (ad esempio: genitore/tutore = 02; curatore fallimentare = 03; erede = 07), con il codice fiscale del:

  • coobbligato;
  • erede, genitore, tutore o curatore fallimentare che effettua il pagamento per conto del contribuente e che deve firmare il modello.

La seconda sezione del modello F24 semplificato da compilare riguarda il “MOTIVO DEL PAGAMENTO”. Bisognerà compilare il modello secondo le seguenti istruzioni:

  • Sezione: bisognerà indicare il destinatario del pagamento, ovvero ER (erario), RG (regione), EL (enti locali);
  • Codice tributo, indicando il codice relativo all’imposta da pagare o compensare (l’elenco completo dei codice tributo è consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate);
  • Codice ente, indicando il destinatario del pagamento;
  • Anno di riferimento, indicato per intero (es. 2017 e non ’17);
  • Importi, indicati seguiti da due cifre decimali anche se di importo pari a zero (es. 52 € da indicare come 52,00 €; nel caso di presenza di più cifre decimali, è necessario arrotondare per eccesso, nel caso in cui la terza cifra sia pari o superiore a 5, o al contrario per difetto, cioè 52,755 euro arrotondato diventa 52,76; 52,758 euro arrotondato diventa 52,76; 52,752 euro arrotondato diventa 52,75).

Se il contribuente paga gli importi dovuti a titolo di saldo o acconto in unica soluzione, all’interno della sezione “MOTIVO DEL PAGAMENTO”, nella colonna “rateazione/mese rif.” deve indicare 0101. In caso di pagamento rateale, al momento del pagamento di ciascuna rata, il contribuente deve indicare per ogni tributo, nella colonna “rateazione/mese rif.”, la rata che sta pagando e il numero di rate prescelto (ad esempio, se versa la seconda di sei rate, deve indicare 0206).

Dopo la compilazione è necessario apporre la proprio firma nel campo indicato e in caso di addebito sul C\C è necessario indicare il proprio Iban accanto alla firma.

Modello F24 semplificato: istruzioni compensazione

Il modello F24 semplificato può anche essere utilizzato in compensazione, ovvero per compensare i crediti spettanti con debiti che è possibile versare con il modello F24.

La compensazione è ammessa fino all’azzeramento del debito. Il saldo finale del modello, infatti, non può mai essere negativo e riportare, quindi, un’eccedenza di credito, ma soltanto positivo, cioè chiudere con un importo da versare, oppure pari a zero. Anche in quest’ultimo caso, in cui nulla risulta dovuto in seguito alla compensazione perché il saldo finale è zero, il contribuente deve comunque compilare e presentare il modello.

In caso di versamento in compensazione delle imposte, nel modello F24 semplificato bisognerà indicare:

  • colonna codice tributo, il relativo codice da cui scaturisce il credito;
  • colonna anno di riferimento, il periodo d’imposta cui si riferisce il credito;
  • colonna importi a credito compensati, l’ammontare del credito che si intende utilizzare in compensazione.


L’importo massimo compensabile è pari a 516.456,90 euro.

Modello F24 semplificato: istruzioni per il pagamento dell’Imu

Specifiche istruzioni per la compilazione del modello F24 semplificato relatamente al pagamento dell’Imu. Nella sezione MOTIVO DEL PAGAMENTO, all’interno della colonna “Sezione” è indicato il codice “EL”, mentre in ogni riga il contribuente deve:

  • nello spazio “codice ente“, inserire il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, costituito da quattro caratteri;
  • nello spazio “ravv.” barrare la casella se il pagamento si riferisce al ravvedimento;
  • nello spazio “immob. variati” barrare qualora siano intervenute delle variazioni per uno o più immobili che richiedano la presentazione della dichiarazione di variazione;
  • nello spazio “acc.” barrare se il pagamento si riferisce all’acconto;
  • nello spazio “saldo” barrare se il pagamento si riferisce al saldo. Se il pagamento è effettuato in unica soluzione per acconto e saldo, barrare entrambe le caselle;
  • nello spazio “numero immobili” indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
  • nello spazio “anno di riferimento” indicare l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento. Nel caso in cui sia barrato lo spazio “ravv.”, specificare
    l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata;
  • nello spazio “importi a debito versati” indicare l’importo a debito dovuto. Se il contribuente ha diritto alla detrazione (riportata nella colonna “detrazione”) deve indicare l’imposta al netto della stessa.

Lo spazio “rateazione” deve essere compilato solo se l’Amministrazione finanziaria fornisce le relative istruzioni, ad esempio con circolari o risoluzioni.

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