Modello 730 precompilato: tutti i numeri dell’Agenzia delle Entrate

Redazione - Modello 730

Modello 730 precompilato 2017: ecco tutti i dati forniti dal direttore dell'Agenzia delle Entrate nel corso dell'audizione alle Camere di ieri.

Modello 730 precompilato: tutti i numeri dell'Agenzia delle Entrate

Pubblichiamo uno stralcio dell’audizione alle Camere di ieri del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini.

Si parla delle dichiarazioni fiscali, in particolare del modello 730/2017 precompilato e dei risultati registrati negli ultimi anni. Il direttore Ruffini affronta tutte le questioni legate al modello 730.

Agenzia delle Entrate: testo integrale dell’audizione alle Camere del direttore Ruffini
Testo integrale dell’audizione alle Camere del direttore dell’Agenzia delle Entrate Ruffini

Modello 730 precompilato dal 2015 ad oggi

Introdotta dal Governo nel 2015, con riferimento ai redditi 2014, la precompilata mostra un trend in termini quantitativi e qualitativi indiscutibilmente positivo: abbiamo registrato un incremento costante negli anni delle dichiarazioni trasmesse direttamente dal cittadino, senza l’intervento di intermediari; la dichiarazione precompilata si è gradualmente arricchita nel tempo con l’inserimento di un numero sempre più elevato di oneri detraibili e deducibili.

È inoltre aumentato il livello di soddisfazione dei contribuenti, segnalato dal tasso di accettazione “no touch” della precompilata, stimabile, con riferimento all’ultima dichiarazione, in misura superiore al 15 per cento, che contiamo possa evolversi ulteriormente già nel 2018 grazie alla sempre maggiore completezza dei dati relativi agli oneri presenti nella dichiarazione e a un attento monitoraggio della qualità delle banche dati.

Fino a oggi, le principali cause di variazione dei dati proposti con la dichiarazione precompilata sono imputabili a errori commessi nella trasmissione dei dati all’Agenzia, alla non disponibilità di informazioni puntuali su tutti i requisiti soggettivi che danno diritto alla detrazione e all’imputazione del reddito da terreni e fabbricati; a quest’ultimo riguardo, nonostante la progressiva e costante evoluzione delle banche dati catastali, alcune informazioni relative ai trasferimenti risalenti nel tempo non risultano sempre correttamente registrate.

La numerosità dei soggetti coinvolti e la molteplicità della tipologia di oneri e dei requisiti soggettivi che danno diritto alla detrazione/deduzione rappresentano senza dubbio elementi di complessità del progetto.

La dichiarazione precompilata deve essere valutata, quindi, in un arco temporale pluriennale che consenta un graduale completamento del progetto da parte dell’Agenzia e una evoluzione culturale e comportamentale dei contribuenti che porti a colloquiare direttamente con il Fisco senza timore di sbagliare. L’esperienza di altri Paesi europei, con un sistema tributario più semplice del nostro, evidenzia la necessità di predisporre procedure informatiche che consentano una partecipazione attiva dei contribuenti nel fornire o modificare le informazioni elementari senza necessità di conoscere nel dettaglio le “regole fiscali” che devono essere applicate dall’Agenzia stessa.

I vantaggi del modello 730 precompilato secondo il direttore dell’Agenzia delle Entrate

L’introduzione della dichiarazione precompilata, oltre a benefici diretti per i contribuenti, quali la possibilità di adempiere agli obblighi dichiarativi senza doversi avvalere di intermediari o l’esclusione dal controllo documentale, nei casi di accettazione della dichiarazione così come predisposta dall’Agenzia delle entrate, ha determinato altri significativi vantaggi indiretti quali:

  • la semplificazione del modello 770, resa possibile dalla trasmissione telematica della certificazione unica che viene inviata dai sostituti d’imposta ai fini della dichiarazione precompilata;
  • la predisposizione più strutturata delle lettere di compliance, finalizzate non solo alla regolarizzazione, in tempi estremamente brevi, della mancata presentazione della dichiarazione, ma, più in generale, alla correzione di un ampio numero di errori ed omissioni che fino a ieri davano luogo alla emissione di veri e propri atti di accertamento;
  • la disponibilità per i cittadini delle informazioni di dettaglio sulle spese sanitarie sostenute accedendo al sistema Tessera Sanitaria;
  • più in generale, la conoscenza da parte del cittadino degli oneri detraibili e deducibili, con riferimento a spese di cui prima ignorava la relativa agevolazione fiscale.

Il ritardo nel rilascio delle credenziali di accesso

Per quanto riguarda la segnalazione di ritardi nel rilascio da parte dell’Agenzia delle entrate delle credenziali per l’accesso alla dichiarazione precompilata occorre considerare che con l’ampliamento del numero delle Identità Digitali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) si potranno gradualmente superare le criticità riscontrate.

Infatti, i dati presenti sul portale del Fisco sono particolarmente sensibili ai fini della privacy (si pensi, ad esempio, alle informazioni relative alle spese sanitarie) e pertanto, al fine di garantire la sicurezza del sistema, è stato previsto che il contribuente possa accedere al servizio della dichiarazione precompilata disponibile sul nostro portale attraverso le credenziali fornite dall’Agenzia con una procedura che prevede il rilascio di una prima parte delle credenziali a vista o via web e di una seconda parte con la spedizione al domicilio del contribuente tramite servizio postale.

La procedura di rilascio delle credenziali da parte dell’Agenzia, che garantisce la sicurezza ai fini della privacy, può, tuttavia, determinare ritardi conseguenti ai tempi della spedizione postale. Alla data odierna, comunque, circa 5,7 milioni di persone fisiche risultano disporre delle credenziali di accesso ai servizi forniti dall’Agenzia delle entrate.

Inoltre, per agevolare i cittadini è stato previsto l’accesso alla dichiarazione precompilata anche con le credenziali dispositive dell’INPS, di NoiPA e della Guardia di Finanza. Come detto, con l’aumento atteso del numero di cittadini muniti delle Identità Digitali SPID si dovrebbero superare le difficoltà riscontrate e, comunque, nel transitorio è possibile lavorare per l’individuazione di altri sistemi sicuri di rilascio della seconda parte delle credenziali di accesso.

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