Mobilità 2016/2017: errori nei trasferimenti, ecco le novità dal Miur

Mobilità 2016/2017: ancora novità per gli errori nei trasferimenti dei docenti dello scorso anno. Il Miur dovrà pubblicare entro 30 giorni l'algoritmo che ha determinato le graduatorie; ecco tutte le novità.

Mobilità 2016/2017: errori nei trasferimenti, ecco le novità dal Miur

Mobilità 2016/2017: novità per i presunti errori nei trasferimenti docenti per il presente anno scolastico. Il Tar del Lazio ha imposto al Miur di rendere noto l’algoritmo per il calcolo dei trasferimenti per la scorsa tornata di mobilità, spesso oggetto di accuse per errori verificatisi nella scelta delle destinazioni. Una novità che potrebbe avere anche effetti rilevanti sui molti insegnanti che ne sono stati oggetto.

Le novità provengono dal Tar del Lazio, il quale ha imposto che venga rivelato entro 30 giorni l’algoritmo utilizzato per il calcolo delle graduatorie per la mobilità dell’anno scolastico 2016/2017. Sotto accusa sarebbero errori e malfunzionamenti nella procedura che ha portato a numerosi disservizi nella mobilità interprovinciale.

Tra gli errori che sono stati imputati al Miur si sono stati indicati trasferimenti di docenti non abilitati su posti di sostegno o cattedre sparite e ricomparse dopo l’assegnazione della mobilità. Se spesso si è puntato il dito contro la procedura di calcolo utilizzata dal Miur, la novità è che a breve sarà possibile consultare direttamente l’algoritmo utilizzato per i trasferimenti.

Mobilità insegnati, errori nei trasferimenti: la sentenza del Tar

La sentenza del Tar porta quindi novità in tema di mobilità docenti e impone al Miur di dover rivelare entro 30 giorni l’algoritmo usato per calcolare i trasferimenti dell’anno scolastico in corso. Il Ministero in precedenza aveva reso noto solamente un memorandum nel quale si indicava per sommi capi la procedura utilizzata per determinare i trasferimenti accusati di contenere errori.

La strategia adottata dai legali del Miur è stata quella di considerare la procedura di calcolo come una opera dell’ingegno alla quale possono essere ricondotti la maggior parte dei software. In quel caso, così ragionano dal Miur, l’algoritmo per la mobilità 2016/2017 non può essere rivelato dal momento che sarebbe protetto dal diritto di autore.

La sentenza ha però deciso di tutelare l’interesse a sapere da parte degli interessati ritenendo fondata la richiesta di accesso al codice per valutarne eventuali errori. Nel pronunciamento si legge che “il ricorso e l’utilizzo a uno strumento innovativo, quale è quello del programma informatico, non può riverberarsi in senso limitante dell’ampiezza del potere di accesso degli interessati dalla procedura stessa”.

In buona sostanza la novità è costituita dal fatto che l’utilizzo di un algoritmo per il calcolo della destinazione della mobilità docenti non significa che si sia di fronte ad un atto caratterizzato da un particolare grado di segretezza. Le operazioni che sono state svolte dalla procedura accusata di errori sono infatti ‘attività di pubblico interesse’.

Mobilità 2016/2017: ora si parla di risarcimento per gli errori nei trasferimenti

Le sigle sindacali che hanno appoggiato il ricorso (FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil scuola e Snals Confsal) hanno accolto in maniera molto positiva le novità apportate dalla sentenza. In un comunicato congiunto si esprime grande soddisfazione per la vittoria riportata e che potrebbe garantire giustizia agli errori nei trasferimenti del Miur.

“È questo un primo risultato positivo della battaglia che abbiamo portato avanti per fare piena luce sull’applicazione errata del Ccni sulla mobilità — comunicano i sindacati — finalmente si apre una strada di verità che potrebbe rendere giustizia a migliaia di docenti, vittime incolpevoli degli errori dell’amministrazione”.

Anche Gilda Insegnanti esprime soddisfazione per le novità introdotte per la mobilità. Il coordinatore nazionale Rino Di Meglio sottolinea come “adesso sarà finalmente possibile fare chiarezza sugli errori responsabili dell’allontanamento di numerosi docenti dalle sedi che sarebbero loro spettate in base ai criteri dichiarati nelle domande di trasferimento”.

Preannuncia battaglia l’avvocato Bonetti di Gilda che in relazione agli errori nella mobilità propone di valutare “l’opportunità di promuovere una campagna risarcitoria per tutti i docenti vittime dell’algoritmo, riservandosi anche di presentare un esposto alla Corte dei Conti”.

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