Ape volontaria, decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Testo e novità

Redazione - Pensioni

Ape volontaria, decreto attuativo pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2017: ecco regole, novità, requisiti, costo e da quando presentare domanda di pensione anticipata.

Ape volontaria, decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. Testo e novità

Decreto attuativo Ape volontaria in Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2017: è stato pubblicato il testo con le novità per i lavoratori interessati ad accedere alla pensione anticipata a 63 anni e con 20 anni di contributi versati.

Dopo la firma del decreto attuativo da parte di Gentiloni e la registrazione presso la Corte dei Conti è finalmente stato reso noto il testo con le regole per l’accesso all’Ape volontaria: come ribadito più volte non si tratta di una vera e propria forma di pensione anticipata ma di un prestito pensionistico.

Tra le novità, tuttavia, si segnala l’impossibilità ad oggi di presentare domanda di Ape volontaria: nonostante la pubblicazione del testo del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale mancano ancora all’appello le convenzioni Ania e Abi.

Un avvio a metà, insomma, che conferma alcune delle novità degli ultimi mesi: l’Ape volontaria sarà retroattiva e per chi richiederà l’accesso al prestito ponte per l’accesso alla pensione anticipata avrà diritto a percepire anche gli arretrati maturati a partire dal 1° maggio 2017.

Dopo l’attesa pubblicazione del decreto attuativo dell’Ape volontaria in Gazzetta Ufficiale non si può che sottolineare, tuttavia, l’enorme ritardo del Governo: l’anticipo pensionistico è stato introdotto con la Legge di Bilancio 2017 e ad oggi, in prossimità del varo della prossima manovra finanziaria 2018, ancora non si può presentare domanda di accesso ad uno dei pilastri delle misure introdotte con la riforma pensioni dello scorso anno.

Di seguito il testo del decreto attuativo dell’Ape volontaria pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le regole per presentare domanda di pensione anticipata.

Decreto attuativo Ape volontaria pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2017

Si allega di seguito il testo del decreto attuativo dell’Ape volontaria pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2017:

Decreto attuativo Ape volontaria - Gazzetta Ufficiale n. 243 del 17-10-2017
DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 4 settembre 2017, n. 150
Regolamento recante norme attuative delle disposizioni in materia di anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE)

Ape volontaria: novità del decreto attuativo

Come confermato negli scorsi giorni, il testo del decreto attuativo per l’Ape volontaria prevede che coloro che presenteranno domanda e avranno maturato i requisiti richiesti a partire dal 1° maggio avranno diritto a beneficiare anche arretrati.

La misura, inserita nella riforma pensioni della Legge di Bilancio 2017, sarebbe dovuta partire dal 1° maggio 2017 e proprio per via del ritardo di attuazione ne è stata prevista la valenza retroattiva.

Il decreto attuativo prevede che:

“coloro che hanno maturato i requisiti in una data compresa tra il primo maggio 2017 e la data di entrata in vigore del presente decreto possono richiedere, entro 6 mesi dall’entrata in vigore del presente decreto, la corresponsione di tutti i ratei arretrati maturati a decorrere dalla suddetta data di maturazione dei requisiti”.

Non si tratta di una vera novità perché già dopo la firma del decreto attuativo dell’Ape volontaria da parte del Premier Gentiloni era stato resa nota la retroattività della disposizione, dovuta al ritardo di attuazione dell’anticipo pensionistico della riforma pensioni 2017.

Requisiti Ape volontaria: ecco chi può presentare domanda

Potranno presentare domanda di Ape volontaria i lavoratori iscritti all’AGO, alla Gestione separata Inps per i lavoratori autonomi, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alle gestioni sostitutive AGO.

Restano invece esclusi dalla possibilità di accedere all’anticipo pensionistico gli iscritti a casse di previdenza di categoria, ovvero i professionisti iscritti ad albi e anche i titolari di trattamenti di pensione diretta.

Per richiedere l’accesso al prestito ponte erogato dalle banche per andare in pensione anticipata bisogneranno risultare rispettati i seguenti requisiti:

  • requisito anagrafico di 63 anni;
  • 20 anni di contributi versati;
  • non essere a più di tre anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia.

Chi presenterà domanda di Ape volontaria, come noto, dovrà sostenere un costo per andare in pensione anticipata e nel testo decreto attuativo dell’Ape volontaria vengono finalmente rese note le regole per la restituzione del prestito delle banche.

Come sottolineato, tuttavia, non sarà ancora possibile presentare domanda di Ape volontaria: l’ultimo step per dare il via alla pensione anticipata, o meglio dire al prestito pensionistico erogato dalle banche, è la convenzione con ABI e ANIA, da emanarsi entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale.

Costo Ape volontaria: le regole del decreto attuativo sulla restituzione del prestito

I lavoratori che, nel rispetto dei requisiti sopra elencati, presenteranno domanda di Ape volontaria, dovranno farsi carico del costo del prestito per l’accesso alla pensione anticipata.

Nel decreto attuativo si legge che il prestito potrà essere erogato dalle banche a copertura di un massimo di 43 mesi prima dell’accesso alla pensione ordinaria.

La pensione per chi presenterà domanda di Ape verrà erogata per 12 mensilità ed è esente da imposizione fiscale.

La restituzione del prestito sarà effettuata tramite una decurtazione dall’assegno pensionistico a partire dalla data di perfezionamento del requisito anagrafico per l’accesso alla pensione ordinaria.

In sostanza, sarà l’Inps a scalare l’importo delle rate del prestito pensionistico al pensionato: l’assegno verrà erogato al netto dell’importo da restituire alla banca finanziatrice e questo per un totale di vent’anni, con la possibilità di liquidazione anticipata del prestito.

Nel caso in cui il pensionato dovesse morire prima del pagamento delle rate dell’Ape volontaria sarà l’assicurazione a liquidare l’importo alla banca, senza alcun effetto sulla pensione di reversibilità ai superstiti.

Importo Ape volontaria

Nel decreto attuativo in vigore a partire dal 18 ottobre 2017, si legge che l’importo minimo della quota di Ape ottenibile è pari a 150 euro al mese.

Stando alle regole previste, viene disposto che l’importo massimo della quota di anticipo pensionistico ottenibile non può superare:

  • il 75 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata dell’erogazione dell’APE e’ superiore a 36 mesi;
  • l’80 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE e’ compresa tra 24 e 36 mesi;
  • l’85 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE e’ compresa tra 12 e 24 mesi;
  • il 90 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, se la durata di erogazione dell’APE e’ inferiore a 12 mesi.

La pensione futura, sottratto il costo del prestito da restituire, non dovrà risultare inferiore a 1/4 del trattamento minimo, pari attualmente a circa 702 euro al mese.

Ulteriore conferma è quanto previsto dal decreto attuativo dell’Ape volontaria sulla somma tra rate del piano di ammortamento ed altri prestiti in corso:

l’ammontare massimo della quota mensile di APE ottenibile deve essere tale da determinare, al momento della domanda di APE, di cui all’articolo 7, una rata di ammortamento mensile che, sommata ad eventuali rate per prestiti con periodo di ammortamento residuo superiore alla durata di erogazione dell’APE, non risulti superiore al 30 per cento dell’importo mensile del trattamento pensionistico, al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili, di mantenimento dei figli e di assegni stabiliti in sede di separazione tra i coniugi.

Domanda Ape volontaria: ecco la procedura da seguire

Fermo restando l’impossibilità, attualmente, di presentare domanda di accesso all’Ape volontaria, il decreto attuativo prevede che la procedura debba essere eseguito in modalità telematica attraverso l’uso delle credenziali SPID.

La domanda dovrà essere inoltrata all’Inps e dovrà contenere:

  • la proposta del contratto di finanziamento, con indicazione dell’istituto finanziatore prescelto;
  • la proposta di contratto di assicurazione contro il rischio di premorienza, con indicazione dell’impresa assicuratrice prescelta;
  • l’istanza di accesso al fondo di garanzia.

Contestualmente alla domanda di Ape, il soggetto richiedente presenta all’INPS domanda di pensione di vecchiaia.

Tra le informazioni da indicare nella domanda di accesso all’Ape volontaria è obbligatorio inserire non solo l’ammontare della quota di anticipo pensionistico mensile richiesta ma anche l’importo di altri debiti erariali ed eventuali rate di prestiti da corrispondere nello stesso periodo, oltre all’importo di assegni divorzili e di mantenimento.

Nell’attesa di sapere da quando si potrà presentare domanda di Ape volontaria, i lettori possono consultare il decreto attuativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 17 ottobre 2017 per conoscere tutte le novità previste.

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